Psicologia per Famiglia

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lunedì 4 marzo 2019

La dipendenza da Internet




Quanto spesso sentiamo parlare di dipendenza da sostanze..tante. Oggi accanto alle più diffuse tipologie di dipendenza ce ne è un’altra, che è molto comune tra persone di tutte le età: la dipendenza da Internet.
La dipendenza da Internet non è un disturbo psichiatrico, ma un sintomo psicologico che può connettersi a differenti quadri diagnostici e clinici. Si può parlare di dipendenza quando la maggior parte del tempo e delle energie vengono impiegati online, creando in tal modo disagi e disfunzioni nelle principali e fondamentali aree esistenziali, come quella personale, relazionale, scolastica, familiare, affettiva.
Lo sviluppo di Internet ha cambiato profondamente ogni dimensione della vita pubblica e privata. Quasi in tutte le famiglie oggi c’è un computer o la rete Internet, che vengono utilizzati da tutti i componenti, dai bambini agli adolescenti agli adulti. I bambini per lo più si interessano dei giochi, e anche gli adolescenti che tuttavia trascorrono il loro tempo di connessione anche nelle chat e nei social. Quasi tutti i componenti hanno anche uno smartphone che permette loro di rimanere connessi in qualunque luogo.
Prima dell’avvento del web il gioco d’azzardo era divertimento, emozioni forti, parentesi nella quotidianità. In passato era molto più facile da praticare in tempi limitati e luoghi definiti, e anche se le dipendenze c’erano lo stesso, erano meno difficili da gestire. Perchè c’era uno spostamento fisico da fare, alcuni orari da seguire; invece grazie agli smartphone ora la rete è accessibile in ogni luogo.
La letteratura individua cinque tipologie di dipendenza da Internet:
§ coloro che hanno la tendenza a instaurare relazioni amicali e amorose sul Web. Questo causa l’idealizzazione delle persone ed una progressiva perdita del contatto con la realtà per abbandonarsi ad una dimensione amorosa o amicale virtuale. Sono spesso utilizzati siti di incontri
§ coloro che mettono in atto comportamenti compulsivi tramite Internet, ad esempio il gioco d’azzardo, il commercio online e la partecipazione alle aste online, i quali portano spesso a gravi problemi finanziari
§ coloro che si dedicano alla ricerca compulsiva di informazioni on-line
§ coloro che si dedicano all’uso compulsivo di siti pornografici o al sesso virtuale
§ coloro che utilizzano il computer per giochi virtuali
Sempre più spesso le dipendenze vengono portate in terapia, spesso si tratta del problema principale per il quale le persone si rivolgono allo psicologo, per se stessi o per un familiare. Per la riuscita del percorso, è importante sottolineare quanto sia fondamentale la motivazione per cui la persona, sia convinta in maniera autonoma sia spinta da altri, deve essere decisa a superare la sua dipendenza. Il primo passo del percorso di supporto terapeutico con lo psicologo prevede una valutazione dell’uso di Internet e un lavoro sulla sua ristrutturazione cognitiva in modo da affrontare e gestire i pensieri disadattivi che fungono da trigger e avviano comportamenti compulsivi su Internet. L’ultima fase del percorso psicoterapeutico consiste nell’identificare eventuali fattori concomitanti associati allo sviluppo della dipendenza tipo problemi personali, situazionali, sociali, psichiatrici, o professionali per affrontare e supportare anche questi.
Spesso, i dipendenti da internet suppongono che una semplice pausa del comportamento è sufficiente per dire: “Sono guarito.” Ma è necessario fare molto di più per superarla per cui è importante che lo psicologo chiarisca questo tema indagando i problemi che hanno portato al comportamento compulsivo per risolverli ed evitare le ricadute.


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