L’autostima
è la valutazione positiva o negativa del Sé.
Le
persone valutano il concetto di Sé sulla base dei successi o dei fallimenti
quotidiani. Tutte queste fonti di valutazione possono orientarsi verso un
incremento dell’autostima.
Spesso, per esempio, si cerca di operare in attività
in cui sia più probabile avere successo, ci si confronta con altri che sono in
condizioni peggiori, e si fanno stime distorte delle proprie qualità e
prestazioni, si gonfiano in misura maggiore i nostri contributi a imprese che
si hanno avuto successo rispetto a quelle che si sono concluse con fallimenti.
Se le esperienze e i pensieri relativi al Sé sono in gran parte positivi, è
probabile che si abbia un’autostima elevata. Se invece le esperienze sono
soprattutto negative, si può sviluppare un’autostima cronicamente bassa.
L’autostima,
come il concetto di Sé, dipende dai confronti sociali: nel caso in cui una persona sia brava a matematica alle superiori sarà condotta a sviluppare una autostima elevata, ma quando
andrà all’università e verrà circondata da molte altre persone che hanno la
stessa dote e molte saranno più brave, tenderà a doversi confrontare con loro e
diminuire in certi casi la sua autostima.
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