Psicologia per Famiglia

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mercoledì 23 ottobre 2013

Una storiella umoristica sull'alimentazione dei primogeniti!

Foto di Anne Geddes   

Dopo la nascita i casi sono due: o allattamento al seno, o biberon.
L`allattamento al seno presenta molti vantaggi: è più sano, più naturale, il latte è sempre pronto alla temperatura giusta, la tetta è per definizione sterilizzata e allatta solo la mamma (questo, ovviamente, è un vantaggio solo se siete un papà). Ma il vantaggio più importante è quello di potere avere una mano libera, essendo la tetta autoreggente (almeno si spera). 

L'allattamento a biberon prevede viceversa l'uso di due mani, una che regge il bambino, l'altra che regge il biberon. La questione è di secondaria importanza per le prime poppate del primogenito, durante le quali non farete che rimirare rapiti con sguardo ebete il vostro virgulto, attenti a che non scenda nemmeno una gocciolina di latte sulla guancina, e che la tettarella sia sempre piena acciocchè non abbiano a formarsi bolle d'aria nel pancino, noncuranti del fatto che sono le tre del mattino, ci sono 12 gradi e voi siete in mutande, canottiera e a piedi nudi perchè, travolti dal pianto isterico del vostro cucciolo, avete dimenticato pure le ciabatte. Con il secondo quei 20 minuti che dura mediamente un poppata sono eterni. Dopo 30 secondi cominciate a guardarvi in giro sconsolati alla ricerca di qualcosa da fare, e soprattutto di un modo per farlo. Quei 90 cl di latte glieli parereste giù col compressore. Di solito in queste situazioni ci si trova sul divano del salotto, e la prima tentazione è quella di accendere la tele, ci sarà pure qualche cavolo di roba da vedere.
Per una delle leggi di Murphy il telecomando si trova sempre alla distanza di Tantalo, vicino ma irraggiungibile. E poi, anche se fosse raggiungibile, bisogna liberare una mano. Gli stratagemmi sono svariati: quello che viene più naturale è cercare di reggere il biberon con il mento, esercitando una leggera pressione. I figli degli appassionati di questa tecnica soffrono spesso di palatoschisi. 

Viceversa si può liberare la mano che regge il bambino, tenendolo con l'incavo del braccio.
Ad alcuni genitori dopo il secondo figlio spuntano addirittura delle ditine all'interno del gomito, che consentono tra l'altro di fare il gesto dell ombrello con un braccio solo. Alla fine ci si ingegna, si recupera il telecomando con un piede esibendo uno snodo tipo Heather Parisi, si libera una mano e si zappa, finalmente. Nel frattempo il biberon è orizzontale da 10 minuti, il bambino ha ingurgitato aria sufficiente e si spara 2 ore di coliche.
Non so cosa succeda dopo il secondo. Pare che il terzo impari prestissimo a reggersi il biberon da solo, mentre il quarto esce spesso per andare al ristorante.


liberamente tratta dal web

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