Foto di Anne Geddes |
La capacità di comunicare è fondamentale in ogni relazione,
sia tra gli adulti sia tra i bambini e, soprattutto tra genitori e figli. Spesso
non pensiamo a come comunichiamo con i bambini, e siamo soliti parlare con loro
pensando soprattutto alla parola. Pensiamo infatti che sia l’elemento verbale
quello più importante invece sono tantissimi gli elementi coinvolti nei
processi comunicativi: a partire dal tono, dalla postura, dai gesti, dagli
sguardi, e soprattutto l’ascolto, tutti fattori che vanno a costituire la
comunicazione non verbale. Una delle componenti più significative in una
comunicazione infatti è l’ascolto che si può considerare sia attivo che
passivo: abbiamo un ascolto passivo quando diamo come feedback all’interlocutore
gesti, cenni che esortano a continuare e un ascolto di tipo attivo quando
contribuiamo alla discussione in maniera verbale ed entrambe le forme di
ascolto contribuiscono a rendere positiva la conversazione.
La comunicazione non verbale è importante soprattutto con i
bambini.
Dopo la nascita l’interazione con il bambino è fondata
specialmente sul contatto fisico e su questo tipo di comunicazione non verbale,
come lo sguardo, i gesti, i sorrisi, gli
scambi affettuosi, essenziali per un sano sviluppo cognitivo, sociale e
affettivo.
Nessun commento:
Posta un commento