Psicologia per Famiglia

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domenica 2 febbraio 2014

Le reazioni di fronte alle delusioni nei bimbi

Foto di Anne Geddes   

(pubblicato in Come nasce una mamma)
Il comportamento dei bambini davanti al dolore, o a una piccola arrabbiatura molte volte sfocia nel pianto, e nella ricerca delle figure di attaccamento. Di solito c’è la necessità di essere coccolati e consolati, perché da quando erano piccoli le figure di attaccamento di fronte a una caduta, o a una delusione li accudivano intervenendo, e il dolore e la sofferenza sparivano di fronte al bacino o alla carezzina della mamma. 
Tuttavia non sempre vediamo bambini che si lamentano o piangono di fronte al dolore o alla delusione. Questo perché non tutti hanno avuto gli stessi stili comunicativi da parte dei genitori.
Molto spesso ci sono bambini che anche di fronte a cadute, a forte dolore non piangono e ci domandiamo perché.
I motivi delle diverse conseguenze e reazioni a ferite, o a delusioni sono molto vari: alcuni bambini sono abituati a non ricevere attenzioni e cure maggiori in caso di pianto, per cui il pianto non ha questa funzionalità di attirare attenzione e coccole. O in altri casi, si tratta di fratelli maggiori che cercano di risultare più grandi agli occhi della mamma e distinguersi dal piccolo. Ci sono anche bambini che sono stati abituati a non piangere dai genitori perchè rimproverati o presi in giro, anche se il pianto che è per molto tempo l’unico modo per parlare e farsi conoscere dai genitori, non dovrebbe mai essere considerato come un comportamento del quale vergognarsi.
Ogni reazione è diversa, e dipende dagli stili dell’attaccamento e dalle diverse esperienze che i bambini hanno provato nelle relazioni con gli altri, soprattutto con le figure di riferimento.

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