Psicologia per Famiglia

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sabato 1 febbraio 2014

I disturbi e il ritardo nel linguaggio

Foto di Anne Geddes 


La definizione di ritardo nel linguaggio è utilizzata per descrivere vari quadri diversi, in cui le difficoltà linguistiche possono manifestarsi in associazione con altre condizioni patologiche o presentarsi in forma isolata. Nel primo caso di parla di disturbi del linguaggio secondari mentre si definiscono primitivi i ritardi o i disordini nel linguaggio relativamente puri, in cui non sono identificabili fattori causali noti.

I bambini con disordini dello sviluppo hanno difficoltà di vari gradi nella comprensione del linguaggio, in una o tutte le componenti linguistiche (fonologica, semantica, sintassi e pragmatica) ed una evoluzione nel tempo che varia in relazione alla forma e alla intensità della difficoltà.
Ma oltre a questi si hanno altri bambini che sono definiti "parlatori tardivi", in cui la comparsa del linguaggio è ritardata rispetto ai compagni. Numerose evidenze nella letteratura sostengono che i bambini che presentano un ritardo nel linguaggio in età precoce sono a rischio per successivi problemi specifici del linguaggio. 

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