Psicologia per Famiglia

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lunedì 25 novembre 2013

Il gelato all'albicocca. Come rendere tutto troppo scientifico e rovinare un incontro

"Potremmo prendere un gelato dall'altra parte della strada" dissi."Grande idea, purchè abbiano l'albicocca".  
In quel momento pensavo di essermela cavata bene, e non mi sovvenne che la sua preferenza per l'albicocca avrebbe potuto essere un problema. Mi sbagliavo. La gelateria disponeva di una vasta scelta di gusti, ma aveva esaurito la vaschetta di gelato all'albicocca. Io ordinai un cono al cioccolato piccante e alla liquirizia e chiesi ad Elizabeth quale fosse il suo secondo gusto preferito."Nessuno. Se non hanno l'albicocca, non prendo nulla". -Non riuscivo a crederci. Tutti i gelati hanno sostanzialmente lo stesso sapore, a causa del congelamento delle papille gustative. La regola vale ancora di più nel caso dei gusti alla frutta. Perciò le suggerii il mango."No grazie". Le spiegai con dovizia di particolari la fisiologia del congelamento delle papille gustative. Le predissi che se le avessi dato del gelato al mango e del gelato alla pesca, non sarebbe riuscita a distinguerli. 
E, per estensione, entrambi sarebbero stati equivalenti all'albicocca."Sono del tutto diversi" replicò. "Se non riesci a sentire la differenza, sei tu che hai un problema". In realtà si trattava di una banale discordanza oggettiva, che poteva essere risolta in modo semplice e rapido con un esperimento elementare. Glielo spiegai e ordinai una pallina di mango e una di pesca. Ma ora che l'inserviente la preparò e io mi voltai per chiedere a Elizabeth di chiudere gli occhi per l'esperimento, lei era svanita.

L'amore è un difetto meraviglioso, Graeme Simsion 

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