Psicologia per Famiglia

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giovedì 17 ottobre 2013

Stress positivo e stress negativo

 
Botero    
Si parla tanto oggi di stress, le nostre giornate sono piene di impegni, la scuola, il lavoro, i bambini, la spesa, la crisi economica..tutti elementi che fanno sì che quotidianamente le nostre giornate siano piene di pensieri e preoccupazioni. Lo stress a cui principalmente ci riferiamo è quello negativo, stress che porta ansia, malessere, timori, sensazione di inadeguatezza..in gergo tecnico questo stress si chiama “distress”, differenziandolo da uno stress positivo (ebbene sì, ne esiste uno positivo) che viene denominato “eustress”. Lo stress positivo viene definito come uno sforzo piacevole o curativo.
Spesso è quello che si presenta in momenti in cui serve una attivazione fisiologica e psicologica migliore, ad esempio durante un colloquio di lavoro è possibile beneficiare di una certa quantità di stress fisiologico, che fornisce attenzione che aiuta a pensare più velocemente.
Tuttavia, quello impegnativo da fronteggiare è quello negativo. quali sono le strategie per gestirlo?
Come tutti sappiamo i sintomi dello stress sono frequente sensazione di stanchezza in senso generale, accelerazione del battito cardiaco, difficoltà di concentrazione, attacchi di panico, crisi di pianto, depressione, frustrazione, attacchi di ansia, disturbi del sonno, dolori muscolari, ulcera dello stomaco, diarrea, crampi allo stomaco, colite, malfunzionamento della tiroide, difficoltà ad esprimersi e irritabilità, abbassamento delle difese immunitarie.

Esistono diverse strategie per fronteggiare lo stress, tra queste emerge una modifica dell’ambiente (cambiare frequentazioni..), imparare a comunicare con le persone che non ci fanno stare bene, evitare di essere troppo perfezionisti, imparare a dire di no (riducendole cose da fare), evitare l’uso eccessivo di alcol, praticare un regolare esercizio fisico.

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