L’ansia da separazione consiste in una emozione che viene
manifestata da tutti i bambini di tutte le culture quando stanno per staccarsi
dalla loro figura di attaccamento. I bambini cercano la madre come “fonte di
conforto” nel momento in cui si sentono minacciati dal potenziale pericolo
costituito dall’ambiente estraneo.
Usano la madre come base sicura, per esplorare
senza paura l’ambiente fisico e sociale quando sanno di poter tornare, in caso
di pericolo, dalla sua figura di attaccamento.
In questi indici il ruolo attivo è giocato da
entrambi. Ma come si ha il passaggio alla successiva personalità individuale?
Come si ha il mantenimento degli stili di attaccamento? Nel momento in cui il
bambino cresce, i legami di attaccamento non dipendono più dalla vicinanza fisica,
ma da qualità astratte del rapporto (l’affetto, la fiducia) che vengono
interiorizzate. Si costruisce infatti una rappresentazione interna della
relazione, una immagine interiore che comprende un modello mentale del sé, e un
modello speculare della sua figura di attaccamento. Come dei veri e propri
copioni organizzano le azioni del bambino sia nei riguardi del genitore, sia
nei riguardi delle situazioni nuove. Se
infatti un bambino ha avuto delle esperienze precoci con una figura allevante
pronta a offrire aiuto e conforto, costruirà un modello mentale del Sé come di
persona degna di essere amata, e una rappresentazione interna degli altri come
di persone pronte ad aiutarlo in caso di necessità, persone di cui non ha
neppure bisogno di controllare continuamente la disponibilità. Se un bambino
invece ha fatto delle esperienze imprevedibili, svilupperà un modello mentale
del Sé come di persona continuamente vulnerabile, che non può contare
sull’aiuto degli altri, e un’immagine degli altri come di persone inaffidabili.
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