Psicologia per Famiglia

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martedì 8 ottobre 2013

Il disturbo ossessivo compulsivo

Il bisogno irrefrenabile di lavarsi spesso le mani
è una compulsione tra le più diffuse
Il disturbo ossessivo compulsivo è  un disturbo d’ansia caratterizzato dalla presenza di ossessioni (pensieri ricorrenti non desiderati) e compulsioni (comportamenti, gesti che le persone avvertono la necessità di mettere in pratica)
Le ossessioni vengono in mente all’improvviso, contro la volontà del paziente. Queste idee fisse sono sempre accompagnate da un tentativo del paziente di resistereignorandole, tentando di scacciarle dalla sua mente o neutralizzandole con altre idee o azioni,  sono avvertite come incontrollabili e il loro contenuto spesso è molto lontano dai valori, le convinzioni morali o la personalità del paziente. Esempi di pensieri ossessivi potrebbero essere: “Ho dimenticato di chiudere la manopola del gas” oppure “Ci sono dei germi sulle mie mani”. Le compulsioni sono comportamenti (lavarsi le mani, riordinare, controllare) o azioni mentali (contare, pregare, ripetere formule) che la persona mette in atto in risposta a un’ossessione.
Le compulsioni sono comportamenti volontari messi in atto deliberatamente (al contrario delle ossessioni che sono involontarie), ripetute spesso e sempre uguali, e fuori dal controllo. Le persone sentono un forte impulso, una pressione interiore, a mettere in atto la compulsione e si sentono schiave delle compulsioni come se non ne avessero il controllo. Il motivo per cui le persone le compiono è la riduzione del disagio provocato dalle ossessioni e per prevenire un qualche evento temuto.

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