Quanto spesso sentiamo
parlare di dipendenza da sostanze..tante. Oggi accanto alle più diffuse
tipologie di dipendenza ce ne è un’altra, che è molto comune tra persone di
tutte le età: la dipendenza da Internet.
La dipendenza da Internet
non è un disturbo psichiatrico, ma un sintomo psicologico che può connettersi a
differenti quadri diagnostici e clinici. Si può parlare di dipendenza quando la
maggior parte del tempo e delle energie vengono impiegati online, creando in
tal modo disagi e disfunzioni nelle principali e fondamentali aree
esistenziali, come quella personale, relazionale, scolastica, familiare,
affettiva.
Lo sviluppo di Internet
ha cambiato profondamente ogni dimensione della vita pubblica e privata. Quasi
in tutte le famiglie oggi c’è un computer o la rete Internet, che vengono
utilizzati da tutti i componenti, dai bambini agli adolescenti agli adulti. I
bambini per lo più si interessano dei giochi, e anche gli adolescenti che
tuttavia trascorrono il loro tempo di connessione anche nelle chat e nei
social. Quasi tutti i componenti hanno anche uno smartphone che permette loro
di rimanere connessi in qualunque luogo.
Prima dell’avvento del web il gioco
d’azzardo era divertimento, emozioni forti, parentesi nella quotidianità. In
passato era molto più facile da praticare in tempi limitati e luoghi definiti,
e anche se le dipendenze c’erano lo stesso, erano meno difficili da gestire.
Perchè c’era uno spostamento fisico da fare, alcuni orari da seguire; invece
grazie agli smartphone ora la rete è accessibile in ogni luogo.
La letteratura individua cinque
tipologie di dipendenza da Internet:
§ coloro che hanno la tendenza a
instaurare relazioni amicali e amorose sul Web. Questo causa l’idealizzazione
delle persone ed una progressiva perdita del contatto con la realtà per
abbandonarsi ad una dimensione amorosa o amicale virtuale. Sono spesso
utilizzati siti di incontri
§ coloro che mettono in atto
comportamenti compulsivi tramite Internet, ad esempio il gioco d’azzardo, il
commercio online e la partecipazione alle aste online, i quali portano spesso a
gravi problemi finanziari
§ coloro che si dedicano alla ricerca
compulsiva di informazioni on-line
§ coloro che si dedicano all’uso
compulsivo di siti pornografici o al sesso virtuale
§
coloro che utilizzano il
computer per giochi virtuali
Sempre più spesso le dipendenze
vengono portate in terapia, spesso si tratta del problema principale per il
quale le persone si rivolgono allo psicologo, per se stessi o per un familiare.
Per la riuscita del percorso, è importante sottolineare quanto sia fondamentale
la motivazione per cui la persona, sia convinta in maniera autonoma sia spinta
da altri, deve essere decisa a superare la sua dipendenza. Il primo passo del
percorso di supporto terapeutico con lo psicologo prevede una valutazione
dell’uso di Internet e un lavoro sulla sua ristrutturazione cognitiva in modo
da affrontare e gestire i pensieri disadattivi che fungono da trigger e avviano
comportamenti compulsivi su Internet. L’ultima fase del percorso
psicoterapeutico consiste nell’identificare eventuali fattori concomitanti
associati allo sviluppo della dipendenza tipo problemi personali, situazionali,
sociali, psichiatrici, o professionali per affrontare e supportare anche
questi.
Spesso,
i dipendenti da internet suppongono che una semplice pausa del
comportamento è sufficiente per dire: “Sono guarito.” Ma è necessario fare
molto di più per superarla per cui è importante che lo psicologo chiarisca
questo tema indagando i problemi che hanno portato al comportamento compulsivo
per risolverli ed evitare le ricadute.
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