Psicologia per Famiglia

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venerdì 1 novembre 2013

Una storia umoristica sulle documentazioni dei primogeniti!

Foto di Anne Geddes    

Del primogenito si documenta tutto. 
Esistono addirittura delle specie di diari con gli appositi spazi per annotare giorno per giorno tutti i parametri vitali del bambino, e pagine speciali per gli eventi eccezionali: il primo dentino, la prima parola, i primi passi. A volte c'è anche uno spazio feticista per appiccicare ciocche di capelli o altri pezzi del bambino stesso. Una mamma ha tabellata in testa a vita tutta la curva di crescita del suo primogenito, come un gigantesco file excel. Anche il papà, che però dopo un paio di mesi formatta e non si ricorda più un cavolo.
Con il secondogenito scompare il quadernino, e con questo anche ogni tracciabilità. Il suo grafico di crescita è un gradino: prima non c'era, adesso c'è. 

Del terzo ci rendiamo conto che è figlio nostro solo quando ci chiede il motorino.
Dal quarto in su è impossibile distinugerli dai compagni di nido, di asilo o di scuola. 

Dopo una festa di famiglie numerose capita di beccarsi i figli degli altri.

liberamente tratto dal web

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