Foto di Anne Geddes |
Del primogenito si documenta tutto.
Esistono addirittura delle specie di diari con gli appositi spazi per annotare giorno per giorno tutti i parametri vitali del bambino, e pagine speciali per gli eventi eccezionali: il primo dentino, la prima parola, i primi passi. A volte c'è anche uno spazio feticista per appiccicare ciocche di capelli o altri pezzi del bambino stesso. Una mamma ha tabellata in testa a vita tutta la curva di crescita del suo primogenito, come un gigantesco file excel. Anche il papà, che però dopo un paio di mesi formatta e non si ricorda più un cavolo.
Con il secondogenito scompare il quadernino, e con questo anche ogni tracciabilità. Il suo grafico di crescita è un gradino: prima non c'era, adesso c'è.
Del terzo ci rendiamo conto che è figlio nostro solo quando ci chiede il motorino.
Dal quarto in su è impossibile distinugerli dai compagni di nido, di asilo o di scuola.
Dopo una festa di famiglie numerose capita di beccarsi i figli degli altri.
liberamente tratto dal web
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